Perché devi pensare alla sicurezza della tua piscina? Perché gli incidenti possono capitare ma nella maggior parte dei casi bastano alcune accortezze e semplici ma utili oggetti da tenere a portata di mano, per risolvere tutto nel migliore dei modi.
Il primo pericolo da scongiurare riguarda l’annegamento, soprattutto se in casa tua ci sono bambini molto piccoli. È per questo motivo che, in questi casi, dovrai circondare la piscina con una recinzione, che può essere realizzata con della semplice rete oppure in pannelli di vetro o plexiglass per un tocco di maggior eleganza.
Pensa ad una festicciola di compleanno in giardino: i bambini corrono ovunque, si rincorrono ed è impossibile controllarli uno ad uno. Una recinzione di sicurezza che isola tutta l’area piscina ti permetterà di poter organizzare le tue feste in tranquillità.
La pavimentazione antiscivolo è indispensabile non solo nell’area piscina ma anche nel resto del giardino o sul terrazzo, per evitare che semplici gocce di acqua/pioggia possano provocare rovinose cadute.
Per non parlare del perimetro della piscina, che è sempre bagnato, nel caso di quelle a sfioro. Ma anche se hai una piscina fuori terra, devi prevedere l’antisdrucciolo in tutte le zone dove ci può essere acqua, come la doccia esterna ad esempio oppure la zona della scaletta.
Ecco alcuni suggerimenti preziosi per l’igiene e la perfetta forma della tua piscina.
Per i più piccoli ci sono i braccioli e le ciambelle, che tra l’altro ai bambini piacciono perché sono divertenti. Ma anche se in famiglia tutti sanno nuotare, devi sempre avere salvagente e giubbotti galleggianti a portata di mano: questo nell’eventualità che tra gli amici e i parenti invitati a casa tua ci sia chi non sa nuotare. Ma non solo. Può sempre accadere che anche un provetto nuotatore non si senta bene in acqua o abbia un improvviso crampo al polpaccio: ecco che con questi semplici oggetti sarai in grado di risolvere l’imprevisto molto facilmente.
Lo trovi sempre, in tutte le piscine a norma, insieme al bagnino di salvataggio, che è obbligatorio nelle strutture con accesso al pubblico. Anche in casa tua puoi organizzare una scatola di emergenza con tutto l’occorrente per risolvere da solo incidenti poco gravi: tagli, sbucciature al ginocchio, punture d’insetto o piccoli gonfiori agli arti dovuti ad urti accidentali. Cerotti, disinfettante, garze, cotone sterile e pomate specifiche, oltre a ghiaccio sintetico ma anche crema solare e doposole.
Per i casi purtroppo più gravi, come quelli di affogamento, l’ideale sarebbe conoscere (e saper praticare) le manovre di rianimazione cardio-polmonari. In ogni caso, la prima operazione da fare è sempre quella di chiamare i soccorsi: a questo proposito tieni a portata di mano nel kit, tutti i numeri di emergenza più utili.
Regole di comportamento di solito pensate per i bambini ma che valgono anche per gli adulti, che a volte, presi dall’euforia e dalla spensieratezza del momento, dimenticano che alcuni giochi o comportamenti possono diventare pericolosi.
In particolare, per stare in piscina in totale sicurezza, meglio evitare di:
Purtroppo bastano solo 10 secondi per affogare. Allontanarsi per andare in bagno o prendere una bibita fresca, parlare al cellulare o addormentarsi sul lettino mentre ti abbronzi… quando ci sono bambini in piscina, questo non è possibile, pure se ti priva della maggior parte del relax!
Anche se sanno nuotare, il fatto stesso di giocare con materassini o piccoli canotti può diventare pericoloso, per il rischio che questi gonfiabili si ribaltino, lasciandoli sott’acqua.
Puoi ovviare al problema facendoti aiutare da un altro adulto in grado di sostituirti mentre non ci sei.
L’acqua fredda nella piscina di casa è un problema, soprattutto per i bambini e gli anziani ma anche per le persone con disabilità. La temperatura ideale in estate si aggira intorno ai 28°C: si tratta ovviamente di una media, se ci sono neonati o persone molto anziane dovrai alzarla ancora di un paio di gradi.
La giusta temperatura in piscina, soprattutto in mesi estivi ma non proprio caldi come giugno o settembre, ti dà la sicurezza di evitare malanni e raffreddori ai più piccoli. In questo modo non dovranno correre o muoversi in modo frenetico per riscaldarsi, aumentando il rischio di cadute e brutti scivoloni!
Il riscaldamento della piscina permette anche a chi deve imparare a nuotare (e che quindi si sente impaurito) di avvicinarsi con maggiore tranquillità all’acqua, evitando così di aggiungere ulteriori disagi ad una situazione già di per sé delicata.
L’acqua fredda infine aumenta il rischio di congestioni: il consiglio comunque è quello di consumare in piscina solo piccoli spuntini e mai di mangiare in modo abbondante e subito rientrare in acqua.