Abbiamo risposto alla domanda riguardante la soluzione ideale per l’impianto di riscaldamento Spa, in questo articolo dedicato ai centri benessere. Oggi focalizziamo l’attenzione sulle Swim-Spa, le vasche doppie per idromassaggio e nuoto controcorrente, installate soprattutto in ville private.
Quale soluzione è la più efficace per il riscaldamento piscina di queste strutture per tutto l'anno, tenendo in considerazione il miglior rapporto possibile tra investimento e ammortamento?
Le Swim-Spa sono mini-piscine dotate di varie funzioni di comfort come il nuoto controcorrente, formate da due vasche separate, di cui la più piccola è destinata all'idromassaggio. Le due vasche sono dotate di due impianti di riscaldamento distinti, così da poter godere di due differenti temperature dell’acqua. Di solito infatti per il nuoto si preferisce abbassare di qualche grado la temperatura, a vantaggio di un calore maggiore nella vasca dedicata all'idromassaggio.
Possiamo considerare la Swim-Spa come una vera palestra acquatica. La struttura infatti offre la possibilità di regolare la forza della corrente, anche fino a 18km/h, nelle versioni professionali. La progettazione del "guscio" evita al nuotatore le onde di ritorno e lo mantiene nella corsia di nuoto, dandogli la possibilità di svolgere il lavoro aerobico e/o di resistenza, in condizioni ottimali.
Un vero e proprio allenamento dunque, da poter eseguire però anche a casa, viste le dimensioni ridotte della piscina, che ne consentono l’installazione in un'abitazione privata (quasi sempre all’esterno).
La Swim-Spa inoltre è uno strumento apprezzato dagli agriturismi e dai Bed&Breakfast per offrire un livello di wellness più sofisticato ai clienti esigenti e attenti alla cura del corpo.
La trainer pool è dunque separata dalla vasca idromassaggio, attraverso un lato che funge da barriera. Nell’area Spa, riservata all’idroterapia, troviamo le sedute di massaggio con l'acqua a getti differenziati e l'allestimento per l’aromaterapia; nella vasca dedicata all’attività di nuoto, oltre alla modalità swim, troviamo anche l’idromassaggio verticale nonché una postazione centrale per il massaggio plantare e spesso un vogatore.
Queste specifiche dell’impiantistica rendono necessaria la presenza di due distinti sistemi di riscaldamento dell’acqua, giustificati dall’esigenza di avere una temperatura differenziata per le due vasche, date le diverse finalità.
L’acqua riscaldata alla temperatura ideale permette di avere sempre una piscina “pronta all’uso” sia per nuotare e tonificare gambe, pancia e glutei, sia per rilassarsi con l’idromassaggio del corpo e quello plantare.
Attualmente le Swim-Spa presentano riscaldatori elettrici che però, a causa degli elevati consumi, sono ormai bandite da un numero sempre maggiore di Paesi.
Le pompe di calore (dette PdC) per piscine, sono particolarmente indicate per le strutture di idroterapia e Swim-Spa, perché rappresentano una soluzione:
Le pompe di calore per piscina producono energia termica, utilizzando varie fonti naturali per produrre acqua calda. Al di là dalle condizioni climatiche presenti, l'impianto di riscaldamento piscina che utilizza pompe di calore mantiene l’acqua alla temperatura desiderata, garantendo elevate prestazioni e consumi energetici ridotti.
Il funzionamento della pompa di calore prevede il riscaldamento dell’acqua che vi passa attraverso, sfruttando il calore dell’aria esterna. Le dimensioni variano a seconda della cubatura della piscina: la pompa di calore si collega quindi all'impianto elettrico e ha assorbimenti variabili (che dipendono dal tipo di pompa installata e dalla piscina stessa). Più è elevata la sua efficienza (COP, valore medio calcolato su tutto il periodo di funzionamento) e minore è il consumo elettrico che ne consegue.
Per ottenere un’alta efficienza nelle mezze stagioni -ma soprattutto in inverno- si rivela indispensabile uno sbrinamento veloce ed efficiente. Lo sbrinamento automatico è un requisito importante per una termopompa aria-acqua: solo in questo modo è possibile tenere pulito ed efficiente lo scambiatore esterno (aria-refrigerante) con le basse temperature. Il problema è che, durante lo sbrinamento, l’acqua non viene riscaldata ma anzi si preleva energia dalla piscina. Una termopompa efficiente deve avere dunque uno sbrinamento veloce, in modo da poter sfruttare il lavoro dell'impianto quasi totalmente per riscaldare l'acqua, mantenendo bassi consumi di energia elettrica, anche durante lo sbrinamento.
L’installazione più comune delle Swim-Spa prevede di solito una postazione all'esterno. Questo è giustificato dal fatto che, nonostante le dimensioni ridotte rispetto ad una piscina standard, è difficile trovare uno spazio adeguato all'interno di un'abitazione.
Spesso la piscina a vasche doppie si posiziona fuori-terra ma, a seconda delle esigenze e del gusto personale dei proprietari, può predisporsi anche per l’interro (tutti gli impianti si trovano allora nella parte superiore). In realtà è possibile interrare (o semi-interrare) quasi tutti i modelli di Swim-Spa a disposizione sul mercato. In questi ultimi casi, l’unico accorgimento supplementare sarà quello di lasciare uno spazio perimetrale, per consentire l’accesso agli impianti della struttura posizionati nella parte inferiore. Nessun problema a questo proposito per quanto riguarda l’impianto riscaldamento piscina: la pompa di calore trova facile collocazione anche in queste condizioni.
Ricapitolando. Abbiamo analizzato la soluzioni migliore per garantire il riscaldamento di una Swim-Spa, soffermandoci in particolare sulla necessità di un doppio impianto, per differenziare la temperatura dell’acqua nell'area destinata al nuoto e in quella invece riservata all'idromassaggio.
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