I proprietari e i gestori di centri benessere e Spa sanno che il loro principale obiettivo è garantire il massimo comfort alla clientela. Questo vale soprattutto a livello ambientale, considerando che nemici come condensa, muffe o acqua fredda in piscina sono sempre in agguato. Vediamo allora quali sono gli elementi principali da tenere in considerazione per la progettazione e la gestione ottimale di una piscina in un centro benessere e Spa.
Il cuore pulsante di un centro benessere o termale con Spa è l’acqua. Il termine stesso Spa è un acronimo che sta per Salus per aquam: va da sé che gli elementi fondamentali che caratterizzano questa tipologia di struttura sono:
Per la clientela tutto ciò è sinonimo di relax e salute; per chi gestisce il business invece, questo fa rima con umidità, aria calda e salubrità degli ambienti da mantenere sotto costante controllo.
Analizziamo nel dettaglio ognuno di questi parametri e scopriamo quali sono i valori ideali da verificare con monitoraggi giornalieri.
La temperatura ambientale all’interno di una Spa deve aggirarsi intorno ai 27°C. Questa è solo un’ indicazione di massima, che si riferisce agli ambienti adibiti al relax, alle aree di passaggio, alla sala massaggi. La temperatura infatti varia in modo sensibile, a seconda che si entri in sauna (85-100°C) oppure in hammam (40-60°C) ad esempio. Inoltre, per rispondere ad una delle domande più frequenti dei clienti delle Spa, apriamo una parentesi riguardante la temperatura dell’acqua nella piscina. In questo caso gli standard ottimali indicano una temperatura compresa tra i 32-37°C, incluse le vasche idromassaggio.
Il modo migliore per ottenere ottimi risultati con l'abbattimento dei costi più efficiente è installare una pompa di calore. Si tratta di un’apparecchiatura simile nella forma al condizionatore d'aria. Il funzionamento che la governa però è inverso: infatti ricava l'energia dall'aria per cederla poi all'acqua della piscina.
La pompa di calore è ad oggi la soluzione più avanzata, tecnologica, efficiente ed ecologica presente sul mercato, per riscaldare la piscina (nonché con un rapporto efficienza/costi ancora imbattuto). A parità di potenza termica erogata, è il sistema di riscaldamento che meno consuma energia elettrica. L’utilizzo di quest’ultima infatti si limita ad una minima parte, in quanto la pompa di calore ha la capacità di prelevare il resto dell'energia necessaria dall'ambiente esterno (dall'aria, dalle precipitazioni, dal sole, dal calore, dal terreno).
Il consiglio, per quanto riguarda la scelta del modello e dell’installazione dell’apparecchiatura, è di farsi assistere da personale qualificato, perché in grado di incrociare differenti esigenze (dimensioni piscina, quantità d’acqua, destinazione di utilizzo, normativa vigente) al fine di proporre la soluzione più adeguata.
All’interno degli ambienti di un centro benessere, il tasso di umidità si aggira in media intorno al 70%. Anche in questo caso, come per la temperatura, le differenze sono notevoli, se paragoniamo tra loro zone come sauna e hammam (rispettivamente al 20% e al 100% di umidità). Mantenere costanti queste condizioni di aria calda e umida significa lottare nel quotidiano contro la formazione della condensa. Il punto di rugiada infatti (ovvero il vapore acqueo che si trasforma in gocce) è a 21,1°C, pertanto inevitabile in una Spa. Per ovviare alla comparsa di muffe e alla corrosione delle parti metalliche che conseguono a questo fenomeno, è bene scegliere un isolante idoneo.
I più performanti da questo punto di vista sono i prodotti derivati dalla lavorazione del vetro cellulare perché impermeabili.
In particolare per quanto concerne l’area della piscina, questo tipo di rivestimento contribuirà in maniera eccellente a mantenere le pareti isolate e stagne. Il mix vincente però prevede l’impiego di un altro accorgimento ovvero di un deumidificatore, che mantenga il tasso di umidità stabile (intorno al 60-70%) senza però intaccare le condizioni termiche ideali.
Per quanto concerne le piscine aperte al pubblico è indispensabile assicurare un efficiente ricambio dell’aria, oltre a garantire standard ottimali per la temperatura e il tasso di umidità, come abbiamo visto.
Infatti, il comfort termoigrometrico è condizione necessaria all’interno di una struttura come la Spa ma da sola non sufficiente per assicurare una qualità ambientale elevata. L’evaporazione dell’acqua dalla superficie della piscina è un processo continuo quanto inevitabile. Per questo è necessario prevedere un sistema di climatizzazione atto a mantenere un equilibrio costante dei parametri, comprendendo in analisi anche l’ossigeno. L’utilizzo di agenti chimici per la pulizia della piscina e il mantenimento della cristallinità dell’acqua, comporta la diffusione di agenti inquinanti e potenzialmente nocivi nell'aria, che quindi va rinnovata con regolarità. Idealmente il ricambio da prevedere è di 22 mc/h per persona.
Ricapitolando. Abbiamo preso in esame le soluzioni per garantire il massimo del comfort all’interno di un centro benessere con Spa, soffermandoci in particolare sull’area piscina, perché l’acqua offre notevoli vantaggi alla salute e al relax dell’organismo.
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