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Quanto costa riscaldare una piscina per l’inverno (con le nuove tecnologie)

Postato da Stefano Vidal del 20-feb-2020 17.35.27

Sicuramente riscaldare l’acqua della piscina ha un costo da mettere in conto ma potresti scoprire che è meno di quanto avevi preventivato. Il calcolo è legato ad una serie di fattori, vediamo quali sono e come arrivare a determinare il prezzo per il riscaldamento della tua piscina (per un dato periodo).

 

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Riscaldamento piscina: ecco i fattori da considerare per fare un preventivo di spesa

 

Se possiedi una piscina sai quanto può essere piacevole approfittare delle prime giornate di sole per fare un bagno in totale relax e cominciare ad abbronzarti un po’. Poterti immergere anche di sera o nelle giornate più fresche è poi davvero un lusso: assolutamente emozionante e impagabile.

La tua piscina è una fonte potenziale di benessere che puo’ essere utilizzata per tutto l’anno, fare il bagno nell’acqua calda quando fuori l’aria è fredda o addirittura c’è neve tutto intorno da’ delle sensazioni ed emozioni che ti fanno amare la vita.

Prevedere un sistema di riscaldamento per la piscina diventa allora indispensabile: anche perché, a meno di non vivere all’equatore, dovresti limitarti ad utilizzarla nel periodo più caldo dell’estate e quindi per un mese o due all’anno. Che spreco! Invece, grazie alle nuove tecnologie, tutto cio’ diventa possibile.

Vediamo innanzitutto, prima di prendere in considerazione fattori più specifici, quali sono i  sistemi di riscaldamento più economici per la piscina di casa tua:

  1. Le pompe di calore
  2. I pannelli solari

Le pompe di calore rappresentano senza dubbio la scelta vincente, prendendo in considerazione anche l’abbordabile spesa iniziale prevista per l’acquisto dell’apparecchiatura. La pompa di calore è un generatore ecologico, che limita i costi di gestione perché per funzionare utilizza l’energia  contenuta nell’aria anche a basse temperature (che è quindi una fonte di energia rinnovabile) con un basso consumo di energia elettrica.

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In questo modo, oltre ad abbattere i costi di gestione, hai la garanzia di rispettare l’ambiente.

Anche i pannelli solari permettono di sfruttare l’energia rinnovabile e gratuita del sole e quindi riescono a garantire bassi costi di gestione per il riscaldamento della tua piscina. Con qualche svantaggio in più però: innanzitutto il prezzo d’acquisto dei pannelli, che può risultare impegnativo per molti e poi il fatto che funzionano solo in presenza di una sufficiente radiazione solare, come ad esempio di notte e d’inverno quando il solo è basso all’orizzonte: questi fattori sono delle forti limitazioni all’utilizzo dell’energia solare per riscaldare le piscine.

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In aggiunta, c’è il problema dello smaltimento del calore in eccesso: soprattutto in periodi di grande soleggiamento estivo, la temperatura dell'acqua nei pannelli e nei tubi può sfiorare i 90°C e questo è un inconveniente a cui dovrai prestare seria attenzione, dal momento che i materiali di costruzione di molte piscine non tollerano più di 35°C. Si rende quindi necessario pensare ad un sistema di dissipazione del calore in eccesso che non è una cosa semplice e spesso antieconomica.

A questo punto, vediamo quali sono i fattori da tenere in considerazione per calcolare il prezzo annuo del riscaldamento della piscina. Come già accennato, è inferiore a quanto pensi!

Quando vedi una bella piscina “fumante”, pensi subito a quanto sia calda l’acqua e a quanto sia costoso produrre tutto quel calore per mantenerla a determinate temperature. La media ideale è intorno ai 28-30°C. Per le vasche con idromassaggio in pieno inverno si cerca di mantenere tra i 34 e i 38°C ma a dare l’effetto “fumo” è il contrasto tra l’acqua calda e la bassa temperatura dell’aria esterna. Un effetto ottico sicuramente molto scenografico ma non così costoso come può sembrare se viene utilizzata una pompa di calore e non un riscaldatore elettrico od una caldaia.

Alcuni esempi di calcolo dei consumi

Ecco i dati  che ti occorrono per il calcolo:

  • dimensioni della piscina (volume di acqua da riscaldare)
  • temperatura dell’acqua desiderata
  • temperatura esterna nei periodi di utilizzo desiderati
  • sistema di riscaldamento scelto
  • tipo di copertura

Consideriamo un periodo che comprende anche mesi invernali, tra marzo e novembre ad esempio. Una piscina in Svizzera di 30 mc e con copertura, per mantenere una temperatura di comfort di 28° C, ha bisogno di una potenza di circa 8 kW. Se prendiamo una tariffa elettrica media, questo si traduce (utilizzando una pompa di calore ad alta efficienza Gospa) in 3510 kWh pari ad una spesa di 773 euro.

Nelle stesse condizioni, per riscaldare una piscina di 40 mc occorrono 4660 kWh pari a 1026 euro, e per una piscina di 50 mc sono necessari appena 5720 kWh, pari a 1430 euro.nuotata

Va da sé che eliminando i mesi più freddi, i costi si riducono notevolmente.

Per un utilizzo piu’ limitato, in linea di massima possiamo ipotizzare:

  • un utilizzo moderato (6-7 ore al giorno) della piscina da maggio a settembre
  • una piscina 8m x 4m di circa 1,5 m di profondita’
  • l’utilizzo obbligatorio di una copertura per evitare inutili ed eccessive dispersioni di calore

Scegliendo una pompa di calore Gospa (il sistema più economico rispetto agli altri, garantito!), il costo per i 5 mesi ipotizzati si aggirerebbe intorno ai 500 €.

Piu’ in generale possiamo dire che ogni volta che utilizzi una pompa di calore per un giorno intero, questa ti costa circa 4€ in media nelle 2 mezze stagioni, mentre in estate il consumo giornaliero si puo’ dimezzare.

È ovvio che in ogni caso specifico entrano in gioco una serie di altre variabili (come l’esposizione della piscina al sole, l’isolamento dal terreno, i materiali utilizzati per la costruzione della struttura ecc) che potrebbero incidere sui costi ma le oscillazioni dei prezzi sarebbero comunque lievi. Vedi qui altri consigli utili per ottimizzare i costi e mantenere la tua piscina in perfetta forma.

 

Problemi della piscina e i costi di gestione

Ovviamente quello del riscaldamento non è l’unico problema della piscina né il solo costo di gestione da prevedere.

Ricorda innanzitutto quello legato all’approvvigionamento dell’acqua: per riempirla la prima volta occorrerà del tempo e una grande quantità di acqua. Dovrai verificare con il tuo acquedotto  eventuali condizioni e costi.

C’è poi da prevedere l’impianto di filtrazione, per la disinfezione dell’acqua e i costi di gestione legati ai disinfettanti,  al cloro e ad altri additivi chimici. Lo stesso impianto ha un consumo energetico giornaliero che devi calcolare in base all’assorbimento dei kw/h da parte della pompa.

Un altro aspetto da curare fin dall’inizio riguarda la copertura della piscina. Il suo utilizzo non dà costi bensì consente di ridurre quelli di gestione legati al riscaldamento dell’acqua. La copertura infatti ti permette di limitare l’evaporazione dell’acqua e la dispersione del calore. Inoltre contribuisce ad agevolare le operazioni di pulizia dell’acqua, limitando l’accumulo di sporcizia, foglie secche portate dal vento e insetti.

Infine, utilizzare la copertura in modo corretto ha un ulteriore vantaggio: se infatti viene utilizzata ogni volta che non usi la piscina (quindi non solo la sera ad esempio), ti permette di attirare calore solare e di “imprigionarlo” a tutto vantaggio del riscaldamento dell’acqua.

IN CONCLUSIONE

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