Prima uscita in famiglia per la piscina al coperto? La gioia di andare in acqua da parte dei bambini è contagiosa: non solo per la tenerezza di vedere i più piccoli alla scoperta di un mondo nuovo ma anche per la capacità dei più grandi di trascinarci in giochi complici e divertenti.
Andare in piscina con la famiglia aiuta inoltre i più piccoli a sentirsi a proprio agio in acqua, in vista di un corso di nuoto ad esempio oppure di una vacanza in riva al mare.
Vediamo insieme questa mini-guida per vivere a pieno l’esperienza della piscina.
Una piscina accogliente è sicura e riscaldata
Per i più piccoli la piscina deve disporre di una vasca riservata oppure una zona con profondità non superiore a 60 centimetri.
- La temperatura dell'acqua dovrebbe essere tra i 31°C e 34 ° C, quella ideale per i bambini. Se invece la temperatura della piscina è di circa 28 ° C, sarà meglio limitarsi a brevi sessioni (circa 10 minuti) e riscaldarli tra due bagni
- La maggior parte delle piscine fornisce vari accessori (tavole, galleggianti), palle e altri giocattoli. Alcune sono dotate di scivoli d'acqua, vasche idromassaggio o altro, dove la supervisione di un adulto è sempre necessaria
- Il cloro fa male ai bambini? Il nuoto è ottimale per la loro crescita e i livelli di cloro utilizzati nelle piscine, come disinfettanti, sono mantenuti sotto controllo. Tuttavia è bene adottare alcune precauzioni: fare sempre una doccia dopo la permanenza in piscina e utilizzare gli occhialini per la protezione della mucosa oculare
A che età portare i bambini in piscina
È possibile portare il bambino in piscina già a partire dai 4 mesi. Pur rispettando i suoi tempi e la progressiva scoperta dell'acqua grazie al gioco, il bambino è in grado di sviluppare rapidamente una certa autonomia e una maggiore fiducia in se stesso.
Ecco alcuni suggerimenti per fargli acquisire dimestichezza:
- fare delle bolle sulla superficie dell'acqua con la bocca
- mettergli un giocattolo davanti, in modo che provi a catturarlo
- schizzare delicatamente dell’acqua
- spostarlo in acqua in posizioni che stimolano il movimento delle gambe o delle braccia
- giocare a nascondino con il suo giocattolo preferito
Dopo i 18 mesi la piscina diventa un parco giochi
La presenza di una vasca riservata ai bambini è ancora raccomandata (se la struttura è pubblica, allora diventa obbligatoria). Il piccolo continua a sperimentare il mondo acquatico secondo i propri ritmi, acquisisce coraggio e prova nuove sensazioni.
- Gli piace la discesa sullo scivolo, se è adatto alla sua età (o comunque tra le braccia di un genitore)
- Si aggrappa al collo dei genitori per essere trasportato sulla schiena
- È possibile anche invitarlo a saltare nell'acqua dal bordo piscina, dapprima stando seduto, per poi gettarsi tra le braccia dell'adulto
Verso i 3 anni nessuno può più fermarli in acqua!
Il bambino è ora completamente a suo agio in piscina e usa accessori come il salvagente, che gli permette di liberare le braccia e giocare in totale autonomia ... anche se di certo apprezzerà sempre la schiena o le spalle dei genitori, da utilizzare come trampolino di lancio!
5 anni: viva i tuffi!
È vero, i tuffi sono vietati in piscina ma a questa età rappresentano uno dei giochi più interessanti per i bambini. L'immersione della testa sott'acqua e gli schizzi li fanno divertire un mondo.
Bambini in piscina, cosa portare
Oltre ad accappatoio, ciabattine, eventuale cuffia e una bottiglia d'acqua sempre a portata di mano, è bene ricordare che:
- molti bambini non sopportano gli schizzi di acqua negli occhi: un paio di occhialini da nuoto li aiuteranno
- i piccoli subiscono spesso un calo di temperatura corporea nell'acqua: il miglior rimedio è dar loro degli zuccheri veloci da assimilare, come la frutta (anche secca)
- per i bambini più piccoli, è utile munirsi di un paio di giocattoli come una palla, una barca di plastica o un annaffiatoio
- non dimenticare i braccioli o il salvagente per i bambini che non sanno nuotare
- un top termico può rappresentare un valido aiuto, se ad esempio la temperatura è di soli 28 ° (è bene comunque conoscere il regolamento interno della struttura a tal proposito)
Qualche consiglio utile per concludere
Qual è il momento migliore per recarsi in piscina al coperto con i bambini?
Le piscine sono generalmente meno affollate al mattino rispetto al pomeriggio e meno il sabato che la domenica. Per stare tranquilli, meglio prediligere il sabato, quando le altre famiglie vanno a fare shopping!
Inoltre, è bene ricordare che:
- potrebbe rivelarsi utile l'uso di tappi per le orecchie, tenuti da un archetto o da una cuffia per capelli
- i bambini non riescono a regolare la propria temperatura corporea, soprattutto i neonati. Ai primi segni di ipotermia (pallore, labbra blu), la prassi da seguire è di toglierli dall'acqua, asciugarli vigorosamente e rifocillarli di zuccheri. I tempi di permanenza in acqua cambiano con l'età e per i più piccoli equivalgono a pochi minuti.
- in inverno, l’uso di un cappello è indispensabile per uscire dalla struttura: per quanto i capelli siano stati asciugati ci sarà sempre dell’umidità residua che potrebbe far raffreddare il bambino
Infine, se hai una piscina, puoi prendere in considerazione la possibilità di utilizzarla durante tutto l'anno, senza accollarti ulteriori spese, portando i bambini in altre strutture. La piscina in casa si riscalda grazie a sistemi all'avanguardia e vantaggiosi come una pompa di calore. Ecco le informazioni necessarie per valutare al meglio questa ottima opportunità di risparmio e ottimizzazione, nel lungo periodo, dell’utilizzo della piscina di casa tua!
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